AUDITORIUM TRINITA' Venerdi 13 Giugno 2014 alle ore 21 l'incontro con la Professoressa Carla Nespolo

- Professoressa Carla Nespolo, già Senatrice della Repubblica, Presidente dell'Istituto    Storico   della Resistenza di Alessandria, Vice Presidente A.N.P.I,

- Dottor Mario Renosio, Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Asti

- Dottor Giuseppe Rasolo, Vice Presidente dell'Istituto Storico della Resistenza di Varallo       Sesia, 

per dibattere sul tema:

Repubbliche Partigiane culla della nascente democrazia.

L'incontro chiude il ciclo di appuntamenti organizzati su iniziativa del Circolo Politico Culturale Politeia dedicati al ricordo in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza e della Lotta di Liberazione.

- Il Professor Gianni Oliva ha tenuto il primo incontro per illustrare la situazione venutasi a    creare dopo lo sbandamento dell'otto settembre,

- il Generale Franco Cravarezza ha reso la testimonianza della tragedia dei militari italiani che rifiutarono l'arruolamento nelle forze nazi-fasciste,

- la speranza, la ripresa, la voglia di tornare a vivere con ordine e regole nuove, le prime    esperienze di autogoverno che si concretizzano nelle Repubbliche Partigiane; questo il tema del terzo ed ultimo incontro con relatori di prestigio.

 

Sarà presente anche il Partigiano Bosca ultimo testimone di un periodo travagliato ed eroico.  

 

Nell’estate del ’44 si costituisce, soprattutto nel territorio a Sud del Tanaro, una fitta rete di Comitati di liberazione nazionale, di cui il più importante è quello di Nizza Monferrato perché nasce nella città che, con Canelli, rappresenta il centro urbano di riferimento per tutta la zona meridionale della provincia. E’ il periodo della “grande stagione della Resistenza”, della grande illusione sulla prossima e vittoriosa conclusione della guerra. 
La zona è ormai matura per perfezionare e consolidare l’esperimento di autogoverno democratico con l’istituzione di un vero e proprio organo dirigente politico che si occupa di impartire direttive comuni nei vari settori, di regolarizzare normative in determinati ambiti, che funga da organo centrale di coordinamento.
Nasce così la zona libera dell'Oltretanaro, che nell'autunno del 1944, dà vita alla repubblica partigiana dell’Alto Monferrato che coordina l'attività di quaranta comuni controllati ed amministrati dalle forze partigiane ed antifasciste con sede a Nizza Monferrato e ad Agliano Terme. 
Il massiccio e violento rastrellamento nazifascista del 2 dicembre 1944 pone fine a quest’esperienza, causando lo sbandamento delle cinque divisioni partigiane operanti nella zona ma anche la fine di quell’illusione di pace e di libertà che le popolazioni contadine avevano imparato a conoscere per pochi mesi.